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Rischio zanzare tropicali anche in Italia

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Tra appena trent'anni anche in Italia si rischierà di contrarre malattie ritenute molto lontane e giustamente pericolose. Entro il 2050 infatti,  febbre gialla, dengue, zika e chikungunya potrebbero interessare anche il Bel Paese.

La causa di un tale allarme sarebbe da ricondurre al surriscaldamento che sta sconvolgendo il clima a livello globale. A rischiare sarebbe addirittura il 49% della popolazione mondiale che si troverebbe a vivere in zone adatte alle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus e tra queste ci sarebbe anche l'Italia, o meglio,  le regioni meridionali. 

Dati tanto allarmanti emergono da uno studio internazionale pubblicato su Nature Microbiology e coordinato dal Boston Children's Hospital. al quale hanno preso parte anche l'Università di Washington, la London School of Hygiene e Tropical Medicine, l'Università di Oxford e l'Université Libre de Bruxelles. 

Gli studiosi affermano che per imbattersi in queste pericolose zanzare, fino ad ora confinate alle regioni tropicali del pianeta, basterà circolare anche nei centri urbani. Se le condizioni climatiche non muteranno in  maniera significativa, l'Aedes aegypti infesterà anche le nuove aree temperate degli Stati Uniti e della Cina, spingendosi  fino a Chicago e Shanghai entro il 2050. Questo pericoloso insetto limiterà la sua diffusione negli Stati Uniti centro-meridionali e nell'Europa orientale, poiché si prevede diventeranno sempre più aridi, mentre  raggiungerà alcune zone dell'Italia meridionale e della Turchia. 

L'Aedes albopictus, invece, probabilmente troverà un habitat molto favorevole in Europa,spingendosi fino alla Francia e alla Germania.

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