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Piemonte Marche e Toscana le regioni più Green d’Italia

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Assegnate 6 Spighe verdi a Piemonte, Marche e Toscana per le scelte virtuose dei loro Comuni rurali 

 Piemonte, Marche e Toscana sono state le regioni italiane a ricevere il maggior numero di Spighe verdi per la sostenibilità dei loro Comuni rurali. Le Spighe verdi vengono assegnate grazie alla collaborazione tra Fee Italia (Foundation for Environmental Education) e Confagricoltura ormai da quattro anni e nascono come incentivo per i Centri rurali a scegliere strategie di gestione del territorio sempre più green. Si tratta in un certo senso del corrispettivo delle più note Bandiere blu con le quali vengono premiate località marittime, lacustri e comuni fluviali.

Quest'anno le spighe assegnate sono state 42, hanno coinvolto 13 Regioni ed hanno premiato i Comuni che hanno intrapreso un percorso virtuoso utile all'ambiente e alla qualità della vita dell'intera comunità.

Per il Piemonte si sono distinti Pralormo, Alba, Santo Stefano Belbo, Vicoforte, Canelli e Volpedo.

Per le Marche invece Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana ed infine per la Toscana sono stati premiati: Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona

Le Spighe sono state assegnate prendendo in considerazione diversi indicatori atti a valutare la salute del territorio e la sua valorizzazione, la ricettività e la promozione turistica e la capacità e creare un legame strategico tra Amministrazioni locali e agricoltori. Si è riflettuto inoltre sulla partecipazione pubblica, sull'educazione allo sviluppo sostenibile, sul corretto uso del suolo,sulla presenza di produzioni agricole tipiche, sulla funzionalità degli impianti di depurazione, sulla gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata.

"Spighe Verdi" si configura dunque come uno strumento di valorizzazione del patrimonio rurale, che va considerato una risorsa preziosa non solo in ambito naturalistico, ma anche occupazionale. A tal proposito riveste un'importanza fondamentale l'agricoltura alla quale deve spettare il ruolo di difesa del paesaggio e tutela della biodiversità. Essa deve essere allo stesso tempo in grado di produrre alimenti di qualità capaci di trainare l'economia del territorio, e deve diventare "il settore da cui far partire la rivoluzione culturale" -così come ha spiegato a Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, -rappresentando una svolta, anche in termini di marketing e comunicazione, per le realtà finora poco conosciute". 

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