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Vicino Treviso e Padova i parchi più belli del 2018

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Anche quest'anno il concorso indetto dal network ilparcopiubello.it, ha decretato i due più bei parchi pubblici e privati della Penisola.
I vincitori sono rispettivamente Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (Treviso) e Villa Torrigiani a Camigliano (Lucca). Si tratta di due veri e propri fiori all'occhiello che si sono imposti tra più di 1.000 partecipanti.

Il network dei parchi più belli d'Italia da oltre quindici anni è promotore di un turismo verde che ha come obiettivo quello di valorizzare il patrimonio paesaggistico e botanico italiano. La scelta è stata dettata da l'interesse storico-artistico e botanico, lo stato di conservazione, gli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, l'accessibilità, la presenza di servizi, le relazioni con il pubblico e la promozione turistica.

Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (Treviso), oggi proprietà dell'Università di Padova è circondata da un romantico giardino caratterizzato da un alternarsi di prati, specchi d'acqua, collinette, gruppi arborei e architetture. Il parco è ancora dotato
di un'arena per equitazione impreziosita da 52 statue e da due statue equestri collocate al di sopra di alti basamenti.
Si possono ancora ammirare una torre colombara ed un un lago navigabile con una superficie di circa 2,5 ettari.

Di straordinaria bellezza è anche la rinascimentale Villa Torrigiani a Camigliano (Lucca) con il suo giardino "ad orto". La dimora fu edificata per i Marchesi Buonvisi e trasformata poi nell'attuale sontuoso Palazzo con il Giardino "Teatro di Flora" dal Marchese Nicolao Santini, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte del Re Sole, che volle farne "la Sua Versailles".

La ricchezza dell'interno che vanta ancora gli arredi originali, si presagisce già dalla teatrale facciata ornata di statue e dallo splendido viale di cipressi secolari, lungo 700 metri che conduce alla Villa.

Bellissimo il giardino caratterizzato da articolate stratificazioni. L'impianto originario dei Bonvisi risale al Cinquecento, quello barocco seicentesco di Nicolao Santini, ambasciatore lucchese alla corte di Luigi XIV, è realizzato secondo il modello francese, è di chiara ispirazione romantica.

Il giardino barocco conserva splendide fontane ed giardino di Flora, organizzato in aiuole per i fiori e chiuso da un padiglione a pianta ottagonale, sormontato da una cupola coronata dalla statua della dea e da bizzarri giochi d'acqua.

Il livello successivo del giardino è dominato dalla grande peschiera, da un articolato e scenografico sistema di scalinate a doppia rampa con statue e da vasi. Numerose le diverse specie di alberi presenti nel parco, e preziosissima la collezione di camelie in varietà ottocentesche che fanno di questo giardino un vero capolavoro anche sotto il profilo botanico.

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