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Una centrale eolica nell'Oceano per risolvere il problema energetico

centrale-eolica
Il problema dell'approvvigionamento energetico mondiale si potrebbe risolvere in modo semplice ed indolore per l'ambiente. A sostenerlo sono i ricercatori Anna Possner e Ken Caldeira dell'Università di Stanford, in California. 

I due scienziati, in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences hanno dichiarato che basterebbe posizionare delle pale eoliche nell'Oceano Atlantico settentrionale per una superficie di circa 3 milioni di km quadrati, in tal modo si alimenterebbe l'intera umanità con fonti rinnovabili. 

Il rivoluzionario vantaggio starebbe nel fatto che un tale parco eolico riuscirebbe a generare una quantità di energia nettamente superiore a quella di qualunque altra centrale.
Del resto è stato calcolato che le centrali eoliche a terra forniscono 1,5 watt di potenza per metro quadrato quelle dell'oceano invece potrebbero generare addirittura più di 6 watt per metro quadrato poiché a terra vi sono maggiori dispersioni e resistenze delle turbine. Al contrario sull'oceano viene meno qualunque tipo di interferenza ambientale ed è anche possibile sfruttare il calore del mare generando così un'energia tre volte superiore rispetto a quella dell'eolico terrestre. Un disegno tanto ambizioso rappresenterebbe una risposta all'inquinamento atmosferico ed alla continua minaccia dei cambiamenti climatici. Riuscirebbe inoltre a liberare l'umanità dalla dipendenza dal petrolio ed aprirebbe nuovi scenari alla cooperazione internazionale, si perché per poter sfruttare sinergicamente una zona talmente vasta  dell'Oceano Atlantico sarebbe indispensabile una reale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.

Unico limite del progetto rimarrebbe però, secondo gli scienziati la difficoltà di attuazione e cioè il fatto che si tratterebbe di una soluzione legata al soffiare dei venti. 

Una centrale del genere nell'Oceano Atlantico settentrionale coprirebbe le esigenze energetiche di tutti e cinque i continenti, ma ciò accadrebbe solo in inverno, quando i venti spirano dal mare verso la terra ferma.
In estate al contrario la stessa centrale basterebbe solo all' Europa oppure agli Stati Uniti rendendo necessaria un'altra forma di approvvigionamento energetico. 

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Giovedì, 25 Aprile 2024

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