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Aria più respirabile ma livelli di smog ancora preoccupanti

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L'allarme inquinamento atmosferico rimane alto in Italia soprattutto al nord. Nonostante sia migliorata la qualità dell'aria, lo smog continua a minacciare le grandi città soprattutto Torino e Milano. Sono infatti altissimi i livelli di
di particolato atmosferico e biossido di azoto,

A dare l'allarme è il report "MobilitAria" curato dal gruppo di Lavoro "Mobilità sostenibile" di Kyoto Club e dall'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iia). Il Report prende in considerazione 14 grandi città italiane e ne valuta, oltre alla qualità dell'aria anche le politiche di mobilità facendo riferimento a zone a traffico limitato, car e bike sharing, numero e tipologie di veicoli, trasporto pubblico locale.
I centri urbani oggetto d'esame sono stati: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia. Se si considera il lasso di tempo che va dal 2006-2016 emerge che, per quanto riguarda il biossido di azoto le città con maggiori concentrazioni sono Milano, Torino e Roma (49 μg/m3), Firenze e Napoli (43 μg/m3), Genova (41 μg/m3), Venezia e Messina (39 μg/m3) mentre c'è stato un decremento dal 36% al 46% a Bari, Bologna, Catania e Reggio Calabria, una riduzione attorno al 20% a Firenze, Napoli, Venezia e Palermo.
Negli ultimi tre anni consecutivi, infine, Bari, Cagliari, Reggio Calabria, Venezia, Messina e Catania presentano concentrazioni medie inferiori al limite normativo in vigore.
Per quanto riguarda il valore limite orario nel 2016 la città con il più alto numero di sforamenti è Torino (28 volte) seguita da Roma (13), Milano (7) e Cagliari (4).
La situazione del PM10 mette in luce una netta riduzione, rispetto alla media annuale a Torino 47%, Milano, Venezia, Napoli, Genova e Roma
Ed in generale nel 2016 in nessuna città sono state registrate concentrazioni superiori alla media annuale. Riguardo al limite giornaliero la situazione appare più critica a Milano, Torino e Venezia con un superamento del limite giornaliero per più di 35 volte per anno. Nel 2016 le città che hanno fatto registrare superamenti giornalieri oltre il limite di legge sono Messina (126 giorni), Torino (93), Milano (73), Venezia (63), Napoli (61), Cagliari (52), Palermo (47), Roma (41).
Tra le città che hanno ridotto maggiormente le concentrazioni di PM2,5 dal 2006 al 2016 ci sono Roma 38%, Bologna43%, Cagliari 36%, e Napoli 43%. mentre i centri che nel 2016 ancora presentano valori maggiori al limite normativo risultano Torino, Milano e Venezia. 

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Giovedì, 28 Marzo 2024

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