By Maria La Calce on Venerdì, 16 Febbraio 2018
Category: Salute

Rapido aumento dello smog tra le cause di infarto

L'inquinamento atmosferico non danneggia solo l'apparato respiratorio, ma costituisce una minaccia anche per il cuore facendo crescere il rischio di infarto. A renderlo noto è uno studio dell'Università di Jena pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology. 

La città tedesca in cui si è svolta la ricerca ha avuto negli ultimi anni solo pochi giorni di superamento dei limiti della concentrazione di alcuni inquinanti atmosferici. La ricerca è stata condotta su 693 pazienti che vivevano entro 10 km dalla città, che in seguito ad un attacco di cuore si sono rivolti ai medici dell'ospedale universitario tra il 2003 e il 2010. 

Si è notato che le concentrazioni di inquinanti atmosferici uno, due e tre giorni prima dei sintomi di infarto erano cresciute sensibilmente rispetto alla settimana precedente e seguente. Così come ha sottolineato il professor Florian Rakers, uno degli autori della ricerca spiegando che "il rischio di infarto è più che raddoppiato dopo un aumento di 24 ore negli ossidi di azoto superiore a 20 μg/m3".

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