All for Joomla All for Webmasters

Rafano o cren, proprietà e ricette

Rafano o cren, proprietà e ricette

​Il rafano è uno degli ultimi regali dell'inverno, è una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, quella cioè del cavolo, dei broccoli e della senape. Solitamente se ne consuma la radice che si raccoglie in autunno nei mesi più freddi dell'anno quando raggiunge un diametro di circa 2 cm.

​Si consumarono piante che abbiano almeno due anni di vita. Cresce soprattutto nelle regioni settentrionali. Sprigiona il suo odore ed il suo aroma solo se sminuzzata o meglio grattugiata. Si può utilizzare per esaltare il gusto della carne o per realizzare una salsa piccante nota come "cren", dal sapore leggermente piccante, ma dolce, intenso e balsamico, ottima su arrosti e bolliti, ma adatta ad insaporire diversi piatti come uova, pesci affumicati, formaggi. 

Questa pianta, conosciuta anche con il nome barbaforte oltre ad essere molto gustosa è anche ricca di proprietà benefiche per l'organismo, tanto da essere sfruttato, oltre che in cucina anche come rimedio terapeutico naturale

Per analizzare proprietà e benefici del rafano partiamo dalla sua composizione. Contiene il il 95 % di acqua, contiene l'1,8 % di proteine, il 3,3 % di fibre alimentari e lo 0,7% di grassi. 

10 buoni motivi per mangiare il rafano 

1.é anche ricco di minerali: zolfo, potassio, silicio, cloro, sodio, ferro e calcio. 

2.Fornisce vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6 e la vitamina C. Vanta oi la presenza di beta-carotene, luteina e zeaxantina.

3. Come la senape contiene la sinigrina, dalle note proprietà antibatteriche e e dalla nota decisamente piccante. 

4.Favorisce il processo digestivo poiché sollecita la produzione di bile. 

5. Aiuta a combattere l'astenia.

6.é un antinfiammatorio ed un analgesico naturale utile soprattutto alle vie urinarie e respiratorie, infatti è antibiotico espettorante e depurativo per l'apparato respiratorio 

7. Funge da analgesico naturale e serve a contrastare dolori dovuti a strappi muscolari e l'artrite, in tal caso si utilizza per via topica. Nella tradizione popolare si usava contro alopecia e la dermatosi dell'herpes. 

8.Migliora la circolazione sanguigna e grazie all'elevata presenza di potassio ha proprietà vasodilatatrici e e contribuisce nella lotta contro le malattie dell'apparato cardiovascolare come infarto ed ictus. 9.Grazie alla presenza di sostanze antiossidanti come la vitamina C e la sinigrina combatte i radicai liberi. 

10.é un ottimo diuretico e favorisce il buon funzionamento delle vie urinarie 

Rafano conservazione 

Il rafano va consumato subito, per apprezzarne meglio il sapore, ma anche perché con il passare del tempo perde le sue proprietà nutrizionali. In ogni caso, per evitare che la polpa a contatto con l'aria diventi nera può essere utile irrorala, prima di gratuggiarla, con del succo di limone o con dell'aceto. Si può conservare sott'aceto o nel congelatore dopo essere stato grattugiato, nel cassetto del frigorifero si può tenere per circa una settimana. 

Rafano controindicazioni 

Non va utilizzato se si soffre di ulcera, di disturbi renali e bruciori di stomaco, e in gravidanza. Consumato in purezza non contiene glutine e può essere tranquillamente assunto anche dai celiaci.  Ottimo per arricchire i piatti di chi segue una dieta ipocalorica poiché 100 gr. di rafano contengono solo 48 calorie. Consumato in eccesso irrita le mucose gastriche causando gastrite, enterite, nefrite, cistite. Ma anche in caso di uso esterno, non bisogna eccedere poiché individui particolarmente sensibili ai suoi componenti e ai suoi principi attivi potrebbero infatti accusare nausea, mal di testa e bruciore agli occhi inducendo la lacrimazione. 

Rafano ricette

Esistono diverse varietà di rafano, quello italiano è marroncino, quello giapponese è verde brillante e si usa per accompagnare il sushi. La ricetta più nota e diffusa a base di rafano è la salsa Cren. Procuratevi 250 gr di rafano, raschiate la radice con un coltello per eliminare la sottile buccia che la ricopre. Grattugiatela e riponendola in un contenitore con un etto di pane grattugiato, un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, mezzo bicchiere di aceto di vino bianco, un po' di sale ed un cucchiaino di zucchero. Dopo aver mescolato bene tutti gli ingredienti aggiungete ancora un po' di olio per prolungarne la conservazione. Riponetela in frigorifero. La salsa di Cren si può preparare con diverse varianti a seconda delle regioni. In Italia è diffusa nella cucina Veneta, Piemontese, Trentina, Friulana e nell'Emilia Romagna, all'estero è più usata in Austria e Ungheria.

Londra combatte il diesel con 3.500 sterline di in...
Una raccolta di firme per bloccare l’uso del glifo...

Related Posts

 

Commenti

Ancora nessun commento
Already Registered? Login Here
Ospite
Martedì, 14 Maggio 2024

Immagine Captcha

Ricevi i nuovi articoli via email

Vai all'inizio della pagina